New York Times, UE ha deciso su embargo petrolio dalla Russia
Il New York Times ha rivelato di aver appreso da autorevoli fonti europee che l’UE è pronta ad annunciare l’embargo su petrolio russo. La misura verrà votata il prossimo mercoledì 4 maggio e dovrebbe entrare in vigore nella seconda metà dell’anno.
Embargo petrolio russo, UE pronta ad annunciare la misura: “Voto mercoledì”
L’Unione Europea sembra essere ormai prossima ad annunciare l’embargo sul petrolio russo. La notizia era stata accennata da la Repubblica nella giornata di giovedì 28 aprile ed è stata confermata venerdì 29 dal New York Times. Sulla base delle indiscrezioni raccolte e diffuse dal quotidiano statunitense, pare che l’Unione Europea approverà già a partire dalla prossima settimana il provvedimento che era stato a lungo rimandato a causa della riluttanza di alcuni Paesi membri. A opporsi all’embargo, infatti, erano soprattutto gli Stati maggiormente dipendenti dalle forniture russe.
Dopo settimane di valutazioni e trattative, tuttavia, pare si sia finalmente riusciti a trovare un accordo.
Il New York Times, inoltre, ha fatto riferimento a ulteriori colloqui che si terranno nel weekend e che precederanno la stesura definitiva della proposta che dovrebbe essere votata il prossimo mercoledì 4 maggio.
Funzionari UE su embargo petrolio russo: “In vigore da settembre”
Il New York Times ha appreso le informazioni sull’embargo da funzionari e diplomatici europei coinvolti nella procedura che hanno chiesto di rimanere anonimi in quanto non autorizzati a parlare pubblicamente del delicato lavoro in corso di svolgimento.
L’approvazione dell’embargo sul petrolio russo sarà il passo più importante e significativo messo in atto dall’Unione Europea in relazione allo scoppio della guerra in Ucraina. Inoltre, il sesto pacchetto di sanzioni europee colpirà la Sberbank ossia la più grande banca russa e molti oligarchi.
A proposito dell’embargo, Repubblica ha anticipato che la misura dovrebbe entrare in vigore a partire da agosto-settembre 2022.
Le resistenze di Ungheria e Germania e le nuove fonti
Tra i Paesi membri più restii a procedere con l’embargo su gas e petrolio, figurano Ungheria e Germania. Quest’ultima importa dalla Russia circa un terzo del suo petrolio ma, infine, il Governo tedesco pare sia riuscito a trovare una soluzione al problema.
In particolare, il ministro dell’Energia tedesco, Robert Habeck, ha dichiarato: “Il problema che sembrava molto grande per la Germania solo poche settimane fa è diventato molto più piccolo. La Germania è arrivata molto, molto vicina all’indipendenza dalle importazioni di petrolio russo”.
Il New York Times, inoltre, ha precisato che le sanzioni consentiranno ai Paesi membri di chiudere i contratti attualmente in vigore con le compagnie petrolifere russe e poteranno UE a incrementare le importazioni da altre fonticome, ad esempio, da Nigeria, Kazakistan, Azerbaijan e Paesi del Golfo Persico.